Sorprendente ed oserei dire coraggioso questo nuovo ciclo pittorico di Leonardo Serafini, sorprendente perché egli riesce ogni qualvolta a manifestare con rinnovata energia quanto “accantonato” in tutto questo tempo dentro il proprio “IO”, coraggioso perché non è dato a tutti trovare la forza di esternare i propri sentimenti attraverso espressioni suggestive ebbre di dubbi che lasciano poco spazio alla superficialità o all’indifferenza.
Questo ciclo pittorico non è altro che la vita di ognuno di noi, la nostra storia, dove si alternano con temporalità inaspettate gioie e dolori, luci e ombre, amore e odio , bene e male, potremmo continuare all’infinito, ma da questo “dualismo” non potremmo mai sottrarci!!!
Sono immagini che ci appartengono, Leonardo Serafini vuol solo guidarci alla ricerca della luce superando gli ostacoli nascosti nel buio.
Egli ci prende per mano come se quel cammino l’avesse già percorso e ci invita ogni qualvolta ad essere alfieri di sani principi e di saldi valori perché solo con questi sentimenti potremmo superare le insidie dell’oscurità, anche nei momenti più disperati.
Leonardo Serafini nel realizzare queste meravigliose pagine di un racconto senza fine, sembra entrare materialmente dentro l’opera, fare lui da “apripista” , affrontare i rischi e le difficoltà, preparare il sentiero per tutti noi affinché un giorno sapremmo meglio affrontare le umane sofferenze.
Mentre dipinge viene completamente preso dai colori che sotto la sua ferma mano si esaltano, si mutano, ed allora i neri diventano grigi, i marroni bruniti, i bianchi tanto chiari si trasformano in avorio, è questa la “battaglia di Leonardo” con la tela o la tavola di turno.
Per controllare ed addomesticare quei cromatismi vengono chiamate a raccolta tutte le “armi” del mestiere, pennelli, pennellesse, spatole , tessere magnetiche, ma sovente neanche loro riescono a dare lo sperato contributo, ed ecco allora che egli diventa improvvisamente “alchemico” miscelando liquidi variegati, sapientemente dosati che vengono chiamati in aiuto per sconfiggere il “nemico”, quella tela bianca!!!
Le opere di Leonardo Serafini hanno il sapore pittorico di un tempo dove tutto nasceva da esigenze interiori molto travagliate, dove la sapienza tecnica si manifestava attraverso i colori creati di volta in volta, dove la ricerca della luce , quella della speranza, veniva posta in primo piano, dove nulla era lasciato al caso, nemmeno il più piccolo dei particolari.
Viviamo in un oggi contestualizzato da media e tecnologia dove la moda, la tendenza e l’effimero vengono esaltatati e pubblicizzati a chiare note, non c’e più tempo di dialogare, di confrontarci, di riflettere, di conoscersi, tutto è più veloce ed allora eccoci a competere, a sopraffare, a disconoscere l’amore e l’amicizia, la fratellanza!!!
Noi tutti corriamo in questa gara senza tempo e senza premio, cercando in ogni caso di partecipare magari rinunciando a tanti valori e a tanti ideali, puntando esclusivamente “all’ avere” e tralasciando ” l’essere”.
Leonardo Serafini si presenta alla nostra visione con dipinti che hanno sempre “sapore” e “profumo”, egli consapevolmente rinuncia ad apparire, a mostrarsi, cercando forme e contenuti non legati e dettati dall’attualità, egli ci richiama sentitamente ad indagarci perché dentro ognuno di noi è presente il “bene”, quel bene che se praticato senza secondi fini sconfiggerà il “male” con il beneficio per tutta l’umanità!!!
In questo modo, con una sensibilità rinnovata, saremmo aiutati a camminare con maggiore sicurezza nel buio del “tunnel” per ritrovare alla fine quella luce di cui tutto il mondo abbisogna.